Poesia: cibo di vita…crisalide poetica dell’arte postale
by Ruggero Maggi

 

Poesia concreta, poesia visiva, scrittura asemica, evoluzione della specie. Dalle sperimentazioni futuriste, alle sofisticate operazioni tipografiche di Carlo Belloli, anello di congiunzione tra futurismo e poesia concreta.

Il metodo e la pratica della scrittura sono stati declinati in tutte le forme possibili. Scrittura scritta, scrittura combusta, scrittura gestuale. Nella performance e nel teatro-danza corpi che scrivono, movimenti che parlano. Scrittura liminale, poesia-oggetto, parola che diviene segno grafico, segno che si materializza in sostanza.

La mail art che diviene, oltre che veicolo comunicazionale, una cassa di risonanza concettuale che svela la materia poetica anche sotto altre forme linguistiche e visive. E nella mail art, il grande container delle emozioni comunicate, tutto ciò naturalmente raggiunge il suo apice.

La mail art desiderata dai futuristi italiani e voluta fortemente dai fluxus artisti americani con Ray Johnson e la sua New Correspondence School che agli inizi degli anni ’60 l’ha diffusa in tutto il mondo, naturalmente con l’ausilio di artisti come Cracker Jack Kid, John Held Jr., Picasso Gaglione, Anna Banana, Lon Spiegelmann, Carlo Pittore solo per citarne alcuni americani. Un “network eterno” – così la definì Robert Filliou – e antesignano dei recenti social. La mail art ha scardinato le regole per aprirsi ad un mondo eterogeneo di partecipanti. L’aspetto futur-Dada dell’arte postale è sempre stato molto evidente, così come la sua naturale inclinazione sociopolitica.

Poesia visiva e arte postale da sempre compagni indissolubili di strada.

Poesia: cibo di vita… crisalide poetica dell’arte postale, esercizio di libertà creativa e inquietudine dell’anima con cui solcare l’intero mondo. Questo progetto di mail art curato da Francesco Aprile, Vincenzo Lagalla e dal sottoscritto vuole celebrare i 10 anni di lavoro e di ricerca di Utsanga, attraverso alcuni momenti espositivi in sedi diverse, con la partecipazione di centinaia di artisti internazionali.

Utsanga, parola che proviene dal sanscrito (ventre, abbraccio), è una rivista di analisi liminale fondata da Francesco Aprile e Cristiano Caggiula nel 2014. Confine che prelude all’oltre, linea che si dilata divenendo un laboratorio concettuale, un centro di ricerca, un archivio.

Francesco Aprile – Ruggero Maggi, Milano, 2019