Manifesto della Polipoesia
by Enzo Minarelli

IL MANIFESTO DELLA POLIPOESIA

 

 1. Solamente lo sviluppo delle nuove tecnologie segnerà il progredire della poesia sonora: i media elettronici e il computer sono e saranno i veri protagonisti.

2. L’oggetto lingua deve essere sempre più indagato nei suoi minimi e massimi segmenti: la parola, elemento base della sperimentazione sonora, assume i connotati di multiparola, penetrata al suo interno e ricucita al suo esterno. La parola deve poter liberare le sue polivalenti sonorità.

3. L’elaborazione del suono non ammette limiti, deve essere spinta fin oltre la soglia del puro rumorismo, un rumorismo significante: l’ambiguità sonora sia linguistica che orale ha senso se sfrutta a pieno l’apparato strumentale della bocca.

4. Il recupero della sensibilità del tempo (il minuto, il secondo), al di fuori dei canoni dell’armonia o della disarmonia, perchè solo il montaggio è il giusto parametro di sintesi ed equilibrio.

5. La lingua è ritmo, i valori tonali sono reali vettori di significato: prima l’atto di razionalità, poi l’atto d’emotività.

6. La Polipoesia è concepita e realizzata per lo spettacolo dal vivo, si affida alla poesia sonora come prima donna o punto di partenza per allacciare rapporti con: la musicalità (accompagnamento o linea ritmica), la mimica, il gesto e la danza (interpretazione o ampliamento o integrazione del tema sonoro), l’immagine (televisiva o per diapositiva, o dipinto o installazione, come associazione, spiegazione, ridondanza o alternativa), la luce, lo spazio, i costumi e gli oggetti.

 

Pubblicato per la prima volta nel catalogo Tramesa d’Art, Valencia,Spagna,1987.

Note sull’autore:

Enzo Minarelli, nato nel 1951 (laureato con tesi di psicolinguistica all’Università di Venezia), si occupa di poesia e delle sue praticabili aperture verso il suono, la scrittura, il video e lo spettacolo, sin dagli anni Settanta. Ha pubblicato diversi titoli di poesia lineare, tra cui “Sterzine” (Le Lettere, Firenze, 2014), “O’ grande ventre dell’onda (Manni, Lecce, 2007), “seiperunosei” (Lecce, 2000), “Poesie Doccaso” (Reggio Emilia, 1993), “Meccanografie” (Udine, 1991), “Poemi Cognomi” (Roma, 1988), “El Poemméxico” (Città del Messico, 1988), “Commediarcom” (Napoli, 1983), “Multipoesie Melogrammatiche” (Mulino di Bazzano, 1981), “Obscuritas Obscenitas” (Mulino di Bazzano, 1979). Nel 2005 è uscito il suo romanzo, “Polipoesia Mon Amour” con un Cd allegato “Nelsensodinonsentire”, (Udine). Di recente pubblicazione presso l’editore Campanotto, “L’Absolu ou rien, frammenti al margine del silenzio” (2010) e il racconto “Amo” (2012). Numerose sono le pubblicazioni sonore in dischi, audio-cassette a livello internazionale e collaborazioni radio-televisive. Nel 1998, esce il CD “Coralmente me stesso”, nel 2011 il suo primo CD-Rom dal titolo “CDRem, mentre “Fame” (Pogus, New York, 2012) è il suo CD più recente. Nel 1983 fonda 3ViTre Pair, dischi di polipoesia, sue opere sonore sono presenti in musei e archivi internazionali. Ha prodotto per la rivista americana Visible Language (Chicago, 2001), un numero monografico “VoicImage” sui rapporti tra la voce e la performance e la Polipoesia. “Polipoetry Maastricht è un catalogo libro con 6 CD Audio, (Amburgo, 2003) documentazione sia critica che visiva del festival omonimo tenuto nel 2001. Per la rivista brasiliana, Sibila (San Paolo, 2005), ha pubblicato il saggio “La voce come strumento di creazione: dai futuristi alla poesia sonora”, con un CD allegato dal titolo “La voce è principessa”. “La Voce Regina poesia sonora in pubblico” (Lecce, 2006) mentre nel 2008 esce lo studio critico “La Voce della Poesia, vocoralità del Novecento”, con CD allegato, tradotto in portoghese col titolo “Polipoesia” Eduel, Londrina. Brasile, nel 2010 cura per le Edizioni Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, il volume, “Le Voci dei Poeti, Parole, Performance, Suoni”, con CD di poesie lette dal vivo , “As razões da Voz”, Interviste con i protagonisti della poesia sonora nel secolo XX, (Eduel, 2014) e “Esplorare l’invisibile Ascoltare l’inaudito”, la ricerca poetica di Jorge-Eduardo Eielson, antologia verbo-voco-visuale 1949-1998, con M.Canfield , (Firenze, 2014) con CD.

Dona parte del suo archivio consultabile in permanenza attraverso speciali installazioni presso Istituzioni universitarie e bibliotecarie bolognesi e il Lincoln Center di New York.

Il Manifesto della Polipoesia è del 1987, tentativo di teorizzare lo spettacolo di poesia sonora; suoi interventi polipoetici (che l’Autore denomina con la sigla Polipoesia 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8…) sono stati eseguiti in Europa, Canada, U.S.A., Messico, Cuba, Giappone, Colombia, Brasile e Israele. E’ coordinatore del Festival di Poesia Sonora, eventi di polipoesia, che annualmente si tiene a Bologna. Come videopoeta, realizza con il Centro Video Arte di Ferrara una serie di videopoesie sonore sin dal 1982, poi alcune videoambientazioni sonore, tra cui ‘Volto pagina’ (1986), ‘La Bandiera’ (1989), ‘La Bottega’ (1991), ‘Il Cielo e la Terra’ (1998) con le quali ha partecipato a numerosi festival sia europei che americani. Da segnalare, presso la Galleria V-Idea, la sua ambientazione, “Cinemuseo”, (Genova 2003), recenti videopoesie “Berlino il 31 dicembre 2009”, “Em Lisboa”, Arte Fiera-Cineteca Bologna (2012) e “Iamsterdamned”, Festival di Poesia, Genova, (2013). Dirige il Video Sound Poetry Festival, rassegna internazionale interamente dedicata ai rapporti tra le varie forme di poesie e il video. ‘Videogrammi’ (1998) è una videocassetta di un’ora che presenta la sua produzione videopoetica, mentre il ‘CDRem, in/forma di catalogo’ è del 2001. Mostre personali di poesia dell’immagine sia in Italia che all’estero, da segnalare l’antologica al Museo d’Arte Moderna di Zaragoza (Spagna) nel 1986, ‘Fonografias/Phonografies’ (Galleria Alphacentauri, Parma, 1998), ‘Nembrot e altri libri&oggetto 1974-2010’ (Villa Cernigliaro-Biella, La Barbagianna-Pontassieve 2011, Biblioteca Sala Borsa-Arte Libro Bologna 2012 ). Accanto alla produzione di libri-oggetto, la serie di tele denominate ‘Fonografie’ rappresentano la parte centrale della sua ricerca visiva. Ha curato varie rassegne di poesia visuale, di recente è stato editor di selezioni italiane per Dimensão, (Brasile) e Visible Language (U.S.A.). É stato visiting poet presso la San Francisco State University, la University of California in Davies, la San José State University, la University California of San Diego, la San Diego State University, l’Università Autonoma di Città del Messico, la Pontificia Università Cattolica di San Paolo del Brasile, la Università Antioquia di Medellin, l’Università di Budapest, l’Università De Montfort a Leicester, presso l’Accademia van Eyck in Maastricht, presso la Mexicali Universidad in Messico ecc. Si sono occupati, del suo lavoro, tra gli altri, Renato Barilli, Guido Guglielmi, Vittorio Fagone, Francesco Muzzioli, Sergio Givone, Paul Zumthor, Filiberto Menna, Dick Higgins, Henri Chopin, Larry Wendt, Dean Suzuki, Philadelpho Menezes, Nicholas Zurbrugg.

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