Caotica. Arte e Scienza si incontrano sulla strada della complessità
by Ruggero Maggi

 

Qualsiasi cosa facciamo, partecipiamo alla catena delle cause e degli effetti. Allo stesso modo le nostre sofferenze ed i nostri piaceri futuri conseguiranno dalle cause e dalle condizioni attuali, anche se la complessità di questa catena ci sfugge.” (Dalai Lama)

 

1° tempo

Ogni volta un tassello, una tessera si aggiunge all’infinito mosaico frattale della vita. Si è parlato e scritto di schemi frattali a livello matematico, geometrico, estetico, poetico, ma un aspetto poco trattato della natura assolutamente unica dei frattali è quello della loro intricata ed intrigante connessione con la vita delle persone.

Anzi proprio nella nostra esistenza, caotica e babilonica torre dai destini incrociati, si può scoprire uno degli aspetti, a mio avviso più affascinanti e poetici, della teoria del Caos.

… Una visione dell’uomo come soggetto frattale complesso… qualcosa emerge: ordine – disordine – interazione – autorganizzazione – l’autorganizzazione è la frattalità…. l’artista è l’autorganizzatore, l’artista è un frattale vivente.” (Susan Condè)

Ad un osservatore esterno la nostra vita potrebbe apparire probabilmente come un susseguirsi di fatti legati e concatenati uno all’altro da una sorta di Determinismo Laplaciano: “ Dobbiamo considerare lo stato presente dell’universo come effetto del suo stato anteriore e causa del suo stato futuro. Un’intelligenza che, per un dato istante, conoscesse tutte le forze da cui è animata la natura e la situazione rispettiva delle entità che la compongono potrebbe calcolare i movimenti e le condizioni di quelle stesse entità in ogni momento futuro.”

Quindi, secondo questa teoria, conoscendo le cause di ogni singola azione di ognuno di noi e del prossimo, si potrebbe ricondurre tutto ad effetti prevedibili.

Laplace e gli studiosi dell’800 pensavano che piccole variazioni iniziali non avrebbero modificato granché il risultato finale… naturalmente non è così!

L’effetto farfalla, espressione entrata ormai anche nel linguaggio comune per indicare un evento, non solo meteorologico, modificato da piccole variazioni iniziali delle cause che lo hanno innescato e scoperto da Edward Norton Lorenz nel 1963, ha scardinato tali teorie.

E’ curioso, a questo proposito, notare come, con il passare degli anni su giornali e riviste, tale espressione sia stata “manipolata” dagli scrittori a seconda delle proprie “simpatie” geografiche: il battito d’ali di una farfalla infatti, a seconda dell’autore dell’articolo, viene descritto in Amazzonia provocando una catastrofe in Giappone, oppure in Messico causando un tornado negli Usa o ancora magari in Brasile per innescare un ciclone in Cina… insomma non è ancora molto chiaro dove questa famosa farfalla sbatta le ali e dove tutto ciò produca danni, ma è chiaro che sarebbe meglio … non lo facesse!

La nostra intera esistenza è condizionata da una serie di decisioni, più o meno giuste, che tutti noi prendiamo. Esse incidono nel tessuto della nostra vita fino a creare una struttura, una rete modulare e frattale a livello psichico, sociale, umano.

Per la proprietà chiamata dagli studiosi omotetia interna, in cui segmenti di sé si riproducono all’infinito, i frattali per autosomiglianza entrano in gioco ed invadono la nostra intera linea spazio-temporale. Quindi dal momento zero di nascita-base si snoda un’interminabile serie di eventi/effetti frattali, in cui la casualità di un piccolo ma fondamentale gesto può indicare il momento della svolta che prenderà la nostra vita, assumendo una nuova, imprevista direzione.

L’evoluzione spazio-temporale si propagherà attraverso una linea-vita su diversi livelli, su vari possibili strati esistenziali (come per esempio nei film Sliding doors e Lola corre), come una frattura causata su una lastra di vetro o in un arido terreno.

Si propagherà come un frattale.

L’incontro con una persona, una circostanza, un evento che ne modifichi la corsa, produrrà un improvviso cambio di traiettoria. La linea si biforcherà, prenderà altre strade, a seconda della forza che si opporrà alla “rettilinearità” insita nello schema. Di fronte alla pseudo-casualità del destino e degli eventi che si incrociano, la vita si comporta come la materia, come ogni tipo di materia… si biforca.

Ogni incontro, ogni lieve modifica alla nostra esistenza possiede in sé la possibilità di cambiare per sempre la nostra vita e questo è un tipico svolgimento frattale che crea uno schema antico quanto il mondo, anche se di un’incredibile complessità, chiamato appunto Caos.

Il fulmine è una struttura frattale in improvvisa espansione, è una frattura nello spazio… come la nostra vita in continuo movimento tra ordine e caos.

2°tempo / La reazione nera o metodo di Golgi

Tecnica che permette di visualizzare le cellule del tessuto nervoso chiamata così poiché determina la colorazione nera e selettiva del neurone e dei suoi prolungamenti frattali.

Lo stesso Camillo Golgi scrisse queste parole ad un amico il 16 febbraio 1873:

“Sono felice di avere trovato una nuova reazione per dimostrare anche agli orbi la struttura dello stroma interstiziale della corteccia celebrale. Faccio agire il nitrato d’argento sui pezzi di cervello induriti in bicromato di potassio. Ho già ottenuto risultati assai belli e spero di ottenerne di più.”

Caratteristica della reazione è la sua selettività, per cui soltanto una bassa percentuale delle cellule assumono la colorazione bruna e spiccano nettamente nel campo microscopico emergendo dall’apparente caos del labirintico intreccio nervoso rivelando regolari disposizioni spaziali e frattali.

Il dottor Merico che è uno dei pochi al mondo in grado di riprodurre tale colorazione la definisce come: se il magico dito di un angelo sciogliesse il ganglio da colorare e quello da lasciare incolore – questo fenomeno non ha ancora trovato spiegazioni, ed è il fenomeno che rende unica la colorazione.

Tale scoperta ha permesso a Golgi di rendere manifeste per la prima volta nella storia la morfologia dal tipico schema frattale delle strutture nervose (neurone e relativi prolungamenti), meritandosi così il titolo di “architetto del cervello” che lo portò poi, nel 1906, al conseguimento del premio Nobel.

Come la vita il cervello, grazie all’insieme di prolungamenti e fibrille che si intersecano fittamente nel tessuto nervoso denominato rete nervosa diffusa, funziona come un insieme integrato.

3° tempo / Zigzagando caoticamente

– credo nel caos incredibile di mille casi fortuiti che si mescolano miscelando le soluzioni immaginarie più consone per ogni essere umano.

– la tua stella danzante attende con ansia lo sprigionarsi del tuo personalissimo caos creativo.

– geometria euclidea… tranquillizzante, ovattata… mentre le strutture frattali appaiono meno rassicuranti, ma assai più affascinanti.

– le particelle cosmiche hanno bisogno di un moto tumultuoso per sfuggire dal campo gravitazionale di un corpo celeste .. dal caos nasce la libertà.

“L’armonia nascosta vale più di quella che appare” (Eraclito)

– “Il caos … non è il nulla dei metafisici e dei teologi. Il poeta lo attraversa e torna con gli occhi lucidi” (Clemens-Carl Härle)

“Mai il poeta è così vicino al mondo come quando porta un caos all’interno di sé.” (Elias Canetti)

“Forse in futuro la matematica non sarà più insegnata con formule ma con quadri.” (Herbert W. Franke)

Finalmente l’artista (frattale vivente) è consapevole del caotico, del complesso, ha appreso il modo di strappare forme dal caos.