La costruzione delle immagini
Un album di immagini dei desideri
Paola Silvia Dolci

 

Questo lavoro si concentra sulla costruzione delle immagini, attraverso la scrittura di frammenti di pensieri e sogni, rielaborati utilizzando la piattaforma Discord, Midjourney. Esplora il processo di creazione visiva a partire dal sonno, si tratta di reazioni chimiche, gli stessi sogni che continuano a ripetersi in vesti diverse, le chiavi, il fuoco, il sangue, eccetera. La ricerca consiste nel lasciare che i sogni emergano in superficie e consentire alle idee di fluire attraverso di essi, trascriverli per poi elaborarli utilizzando l’intelligenza artificiale. Tramite una rappresentazione dei sogni ricorrenti con la parola e le immagini, si innesca un viaggio allo studio della comprensione e della trasformazione. Si aprono nuove prospettive e possibilità di esplorazione dei desideri umani.

Questo lavoro offre inoltre uno sguardo sulla potenza dell’immaginazione e sulla possibilità di trasformazione attraverso l’interazione tra il mondo onirico, la scrittura, e la tecnologia avanzata.

Un estratto del testo ha meritato il secondo premio al concorso letterario di Licenze Poetiche, e un’altra selezione è andata in onda ed è disponibile in streaming su Punto Radio. Ho presentato il lavoro anche a Isola Polvese, in occasione del convegno di Poesiaeuropa.

 

La costruzione delle immagini (estratti)

 

1.         Siamo in viaggio, ci sono altre persone.
Stamattina, quando mi sono svegliata, stavo male,
molto male, e ho iniziato a vomitare. E a sputare.
Con la tosse mi sono usciti, mi escono dalla bocca
alcuni strani insetti: hanno le ali e il corpo rosso.
Io non so cosa fare, sento un dottore per telefono,
mi dice che può essere molto pericoloso,
e che devo farmi fare una diagnosi. Come possono
uscirmi queste cose dalla gola, sono secche,
spaventose, mi grattano. Devo farmi dare
una cura. Ma io sono in un paese straniero,
e quindi è più difficile trovare il medico, fare la fila
al pronto soccorso all’ospedale. Il paesaggio
è grigio, sembra Amsterdam in inverno.

2.             Sono leggera e impermanente, ospite
in una casa cui appartengo. Devo percorrere un lungo
tratto di strada, ma quando arrivo mi accorgo di avere
dimenticato le chiavi. So che c’è un ragazzo, è notte,
e io dovrei chiamare, chiedere se c’è qualcuno,
che mi aprissero. Ma mi vergogno, e non lo faccio.
Torno. È una specie di enorme albergo, dove
mia figlia ha portato con sé tre orribili paguri pelosi
e mostruosi. Sono papà, mamma e figlio.
A un certo punto iniziano a intessere una ragnatela.

3.             Ho sognato di mangiare una pianta buona,
e condita, ma era tantissima, troppa, e poi era dura,
e un po’ stomachevole, pensavo
mi avrebbe fatto bene, ma era una mandragola.
Secondo le credenze popolari, le Mandragole
nascevano dallo sperma emesso dagli impiccati
in punto di morte. La Mandragola bambolina di cera.

4.Il Dio della morte comparve come una cattiva magia.