Nuire. Art textuel et poésies visuelles
by Francesco Aprile
2017-03-03
Dato alle stampe nel mese di ottobre 2016, il primo numero della rivista Nuire. Art textuel et poésies visuelles, pubblicato dalle Éditions K’A a Ille sur Têt, in Francia, rappresenta il mai sopito interesse attorno alle dinamiche extraletterarie della parola da parte di una nutrita comunità internazionale di autori, un autentico movimento che, raccolte le esperienze del Novecento, guarda oggi con distacco storico a quelle impostazioni teoriche elaborando e cercando pratiche di commistione fra la parola poetica e i campi ad essa estranei, scontrandosi con la responsabilità sociale di un mondo quanto mai diversificato e cambiato rispetto alle istanze novecentesche. Oltre trenta autori provenienti da tutto il mondo, un nutrito numero di opere del poeta e artista francese André Robèr, la cui opera è analizzata in rivista da Daniel Van De Velde, una ricognizione sull’attività curatoriale di Robèr, ovvero sulla biennale de Ille sur Têt, accompagnata da un portfolio dell’ultima biennale, vanno a comporre il ricco numero di esordio di questa rivista che spazia dalla poesia alla poesia visiva, dalle esperienze concrete del typewriting filtrate dalle nuove possibilità offerte dal digitale a ricognizioni critiche e storiche, senza dimenticare elementi di poesia trovata, rubata dalla quotidianità, prelevata e ricontestualizzata attraverso l’utilizzo della fotografia digitale. La rivista, nata come prolungamento della biennale de Ille sur Têt, la quale è stata avviata da Robèr nel 2013, ha come obiettivo quello di porsi come uno dei possibili centri di diffusione della cultura contemporanea, nonché di una pluralità di orizzonti che oggi modulano il mondo, dagli aspetti politici a quelli culturali, in una frammentazione delle prospettive che mette in gioco una nuova de-categorizzazione degli assetti e delle proposte, mostrando spiragli di continuità fra le superfici dei media colti in una rete di complicazioni amplificata. La scelta dei direttori della rivista, Robèr e Van De Velde, di bypassare il mercato, dunque la vendita in libreria e online, in virtù di una diffusione per corrispondenza della rivista, evidenzia una scelta, un campo d’azione determinato che evita il surplus di merci contemporaneo, rilevando come l’azione di diffusione della rivista appaia prima di tutto una scelta etica, di responsabilità; in un mondo caratterizzato dallo sviluppo indiscriminato, Nuire riprende, in parte, quelle pratiche dell’esoeditoria del secondo Novecento, e attraverso la sola diffusione postale, diretta, sceglie di essere responsabilmente piccola, ma ricca e articolata, evitando il soffocamento a cui il marasma della contemporaneità altrimenti condurrebbe.
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