Manifesto Mutantista 1.1 (estratti)
by Mathias Richard et al.

 

Éditions Caméras Animales / www.camerasanimales.com

http://mutantisme.free.fr/ita.html

Traduzione: Laura Morabito

 

Là dove siamo, nessuno può vederci, nessuno può predirci, prevederci, nessuno può ricordarsi di noi.

Là dove siamo, siamo soli, definitivamente, soli, annullati ed inesistenti.

Solo le particelle nelle pietre, nell’aria e nella polvere si ricorderanno di noi.

Solo le particelle nelle pietre, nell’aria, nella polvere, sanno che stiamo arrivando.

*

La Preistoria, è adesso.

Non siamo da nessuna parte, all’inizio, alla premessa, in un momento insignificante, prima del prologo, ancor prima che qualcosa abbia cominciato.

Il mutantismo non è postmoderno o transumano ma preis- torico.

Il passato, è adesso.
L’anno 0 non è ancora avvenuto, l’anno 0 deve avvenire.

*

Contesto

Immediatezza / globalizzazione / virtuale

Interconnessione degli umani e dei saperi di tutto il mondo via Internet [+ telefonia cellulare, fra poco visiofonia di massa]. Interconnessione degli abitanti della Terra.
Possibilità di ammasso di dati e d’informazioni senza precedenti. Accelerazione brusca e massiccia dell’accesso alle conoscenze e alle rappresentazioni del mondo intero.

Più di un umano su due vive in città. Meticciaggio, contaminazioni.

Trionfo del flusso, dell’immediatezza, dell’immagine, degli schermi, del simulacro, del virtuale, dell’astrazione, della dematerializzazione.
Raffinazione di droghe virtuali (giochi, mondi persistenti, serie TV 2.0, Internet come rete sociale 24/24 ; imminenza delle tecnologie d’immersione totale nel virtuale).

Approfondimento della dominazione anglosassone tramite economia, informazione, lingua, cultura, tempo libero (talvolta anche tramite invasione militare) via canali di comunicazione che essa stessa ha creato ; a medio termine, possibile rimessa in questione (o spartizione) di questo dominio da parte della Cina.

Sgretolamento dei poteri politici tradizionali (stati) sovrastati da poteri transnazionali più difficilmente palpabili (corporazioni private, società multinazionali).

Società di massa

Diminuzione della solidarietà nelle società.
Conformismo, individualismo e narcisismo di massa.
Le nazioni attuali, democratiche o non democratiche, sono luogo di dominio tramite il denaro.
Sviluppo del biopotere e di tutti i sistemi di controllo (codifica dati personali ; esame pupilla, saliva, sangue, pelle… ; apologia della spontanea trasparenza dei cittadini cristallizzata nella “tv-rea- lity”), di sorveglianza (satelliti, telecamere, segnalazioni, chip, bracciali elettronici) e di addestramento (televisione, finzione, marketing/pubblicità, fallimento programmato dell’educazione, modellizzazione di personalità-tipo, orientate per i giovani sulle fiction dello spettacolo, e per gli adulti nel lavoro al servizio delle multinazionali e della sicurezza, il consumo e il divertimento) ; precedenza concessa alla polizia e alle modalità repressive (polizia “robocop” superattrezzata : armature militari, Flash- Balls, Tasers, telecamere, gas, tonfa, cannoni…), affidamento alla giustizia – al servizio della repressione (comparizione immediata, carcere, casellario giudiziale e imputazione definitiva per qualsivoglia manifestante o protestatario che si esprime altri- menti che tramite voto).
Superconsumo e saccheggio delle risorse naturali.

Scienza / medicina / tecnologia

Balzo della scienza e della tecnologia sotto ogni aspetto [balzo paragonabile all’invenzione del ferro o della ruota, o alla rivoluzione industriale] : biotecnoogie (neuroscienze ; medicina, l’immortalità – oppure vita molto prolungata – diventa una possibilità per i ricchi fra qualche generazione) ; nanotecnologie ; tecnologie dell’informazione ; possibilità avvento Intelligenza Artificiale (“singolarità tecnologica”) ; primi robot che camminano, parlano e possono prendere oggetti ed eseguire azioni complesse ; esplorazione dello spazio.

La modernità d’ieri è già preistorica.

Il mutantismo capta l’accelerazione geometrica, unica fino ad oggi nella storia dell’umanità, della scienza e della tecnologia, dei flussi di comunicazione e d’informazione, dell’accesso a tutti i saperi repertoriati, concomitante all’accelerazione del capita- lismo (flussi finanziari, trionfo del denaro), della demografia e della massificazione/conformizzazione delle società mondiali, e all’emergenza di nuovi poteri (corporazioni private, aziende mul- tinazionali).

Il mutantismo è un ravvio dopo un’evoluzione civilizzazionale massima.
I mutantisti abitano il vuoto e la decomposizione e utilizzano l’energia della mutazione negativa circostante per covertirla in potenza.

Nato dell’ostilità del mondo
il mutantismo è costituito da persone che non sopportano ciò che è

Spesso contorti al di là del loro limite di elasticità, impediti nel loro divenire, i mutantisti sono degli oggesseri, strumentuomini, biocontrollati, bioltraggiati, lunaparcheggiati, sono una somma di sostrazioni, ridotti alla somma degli obblighi cui sono sottoposti. Sono obbligati a pensare, formalizzare ed estremizzare le loro manovre nell’arrangiarsi ed adattarsi al mondo.

[Tutti gli esseri sono elastici fino a un certo punto. Possono sopportare gli effetti del trarre, comprimere e troncare. Al di là del limite di elasticità, l’essere non ritrova più la sua forma iniziale, anche quando l’obbligo al quale è sottomesso smette di agire. Quando l’obbligo supera la resistenza massima dell’essere, esso si spezza.]

Reazione allo schiacciamento

I mutantisti sono replicanti, cioè esseri umani che scoprono di essere robot.
Vogliono sottrarsi al loro destino di replicante e all’uniformizzazione di massa.

Cercano la libertà in una società di venditori, di pubblicitari e di consumatori.

Impedito, egli avviene

Le pressioni di un ambiente anch’esso mutante fanno sì che gli esseri cambino forma, costretti e sottomessi a cercare altri modi di stare al mondo, traiettorie, armi, dispositivi più potenti di ciò che esiste, che costringe e sottomette.

Il mutantismo è l’emergenza di forme malgrado tutto.
È l’emergenza di nuove soggettività nate dalla negatività accumulata.

I mutantisti abitano il vuoto e la decomposizione e utilizzano l’energia della mutazione negativa ambientale per covertirla in potenza.

Poeticida

Il mutantismo non propone una visione idilliaca della mutazione: se i mutantisti si creano delle mutazioni per affermare la loro sovranità, non possono sottrarsi al fatto che, la maggior parte del tempo, essi subiscono e creano delle mutazioni per sopravvivere: sono deformazioni sotto il martello della violenza del mondo.

Siamo in un’epoca-deserto. Non possiamo neppure immaginare ciò che ci manca, ciò che poteva essere.
Viviamo un incubo da svegli che non finisce mai, in cui non c’è posto per noi.

Non diciamo quel che vogliamo. Quel che pensiamo non sarà detto mai.
Questa civiltà odia, al di là di ogni cosa, la poesia. Spruzza sui suoi cittadini l’aerosol poeticida (altrettanto sacricida e liberti- cida) : un aerosol metafisico che UCCIDE la poesia, il sacro, (il sentimento del sacro, da non confondersi con la religione, laquale è sua amministratrice) e la vera libertà (da non confon- dersi con la “libertà” di poter guadagnare e spendere soldi). Mai come prima le parole “libertà” e “rivoluzione” sono state ado- perate con tanta frequenza (in particolare nella pubblicità), mai come prima sono state a tal punto svuotate della loro sostanza. Gli esseri umani sono poeticidati, e invitati a vivere e a pensare come le blatte.

Soldati smarriti di armate dissolte, i mutantisti sono coloro che sopravvivono agli aerosol poeticidi in una società di venditori, di pubblicitari e di consumatori.
Per ore guardano sciami di uccelli farsi e disfarsi, unirsi in sfere e tori ed esplodere come stelle quando arrivano il freddo e le grandi migrazioni.

Mutantismo (alcuni elementi di definizione)

1. Adattamento e plasticità entro un ambiente biologico, tecnologico, scientifico, ideologico (ambiente mutageno esso stesso mutante).

2. Il mutantismo è allo stesso tempo un prendere atto (di una muta- zione circostante generalizzata : mutazioni subite) e un volontarismo (un insieme di contro-adattamenti, un’agglomerazione di mutazioni mentali a cospetto delle mutazioni ambi(m)entali : mutazioni scelte).

Il mutantismo è volontarista. Propone scegliere le proprie mutazioni piuttosto che subirle soltanto. Sviluppare contro-adattamenti, contro- mutazioni. Il mutantismo è di fatto un alter-mutantismo, un alter-adatta- mento risolto, un’affermazione sovrana, un attacco creativo e fertile.

Il mutantismo è un presa di atto di un ambiente civilizzazionale e di un momento storico, e propone dei mezzi per l’evolverve e il creare entro questo ambiente.
Ossia : come prendere posto all’interno di un disastro.

3. Raduno di Devianti nel contesto di massificazione e di uniformizza- zione delle società. Espressione artistica e riflessiva che ne scaturisce. (Raggiro della libertà ; raggiro del sacro ; sviluppo delle particolarità). Creazione (e salvaguardia) di forme e modi di pensiero che si svinco- lano dall’uniformizzazione sovrastante.

4. Raggruppamento di persone che soffrono dell’epoca e non si rico- noscono sia nelle tendenze generali dell’epoca, che nelle alternative esistenti proposte.
Utopia di una zona di solidarietà fra “disadattati” (al mondo così com’è) (i mutantisti sono spesso incastrati fra più mondi).

Tentativo di aggirare dialettiche di pensiero e di condotta dominanti di tipo anti-empatiche, super-egoiste, iper-narcisiste.

5. Gruppo, movimento, stato mentale, federazione di cellule germinali di ribellione vera e creazione libera in un paesagio disastrato ; il mutan- tismo è un anticorpo secernato da una malattia.

6. I mutantisti non giurano fedeltà ad un individuo, ad una dottrina. Il mutantismo non è un transumanesimo che propone una visione impe- dita scegliendo tale o tale direzione, un “prêt-à-penser”, ma una capa- cità di plasticità e di esplorazione della mente (anche una capacità di ”attacco”). Il mutantismo è un’alleanza multitesta.

7. Ciò che cercano i mutantisti non esiste, necessitano di crearlo.

8. L’insistere sulle parole “mutanti”, “mutazione”, “mutantismo” indica una maggiore accelerazione di questa tendenza “naturale” (la muta- zione) nell’ambito della psiche, delle rappresentazioni, dei modi di vita.

9. Il mutantismo ricorda che gli esseri umani sono schiavi del confor- mismo, della stupidaggine, del denaro e di quelli che lo possiedono.

10. Mutantismo = Ravvio. Posizione di pensiero-lotta-creazione. Agente mutageno della società. Rifugio per l’incontro, la mescolanza e la mutazione di una moltitudine di stirpi.
Induzione volontaria di varie mutazioni.

Si tratta in questa sede di mutazione tramite pensiero e non tramite riproduzione biologica.
Farla immediatamente finita con alcuni sistemi : non si puo’ aspettare e vivere ancora 150 anni un lento decadimento : meglio trarre da subito le conclusioni e passare alle loro conseguenze.

11. Il mutantismo è un software psichico generatore di strumenti, concetti, forme, “plugins”.
Un software generatore di software che inventa macchinari astratti, un laboratorio generatore di laboratori, di nuove specializzazioni e di nuovi generi.

Il mutantismo è un programma di ravvio da dove nascono nuove cate- gorie, nuove classificazioni, nuove forme.

Ravvio e auto-hacking

Un hacker che sa hackare deve saper hackare senza… il mouse.

Mutantismare = hackare ; hackare = mutantismare.
Il mutantista si avvicina alle figure dell’hacker e del body-artist. La differenza sta nel fatto che il mutantista non esita ad hackare (mutantismare) la propria testa ; egli prende principalmente la sua mente come terreno di hacking e di rimodellaggio (un body art mentale).

La vera mutazione è interna

Non abbiamo nulla contro modificazioni corporali e indumenti stravaganti, ma il nostro mutare è altrove.
È mentale (immaginario), metafisico (sistemi di rappresenta- zione) : un body art psichico.

Auto-immunità

Il mutantista diffida da ciò che crede di essere, considerandosi manipolato, corrotto e contaminato, sviluppa un’immunità contro sé stesso.
Non diciamo quel che vogliamo. Quel che pensiamo non sarà detto mai.

Nascere, mutare o morire.