Bibliofauna (estratti), Transeuropa, 2023
by Giovanni Pestelli
Boustrophēdón
Scritto con andamento bustrofedico, è un libro circolare, pensa- to per essere sfogliato tra due superfici riflettenti affinché le sue pagine si moltiplichino all’infinito.
Secondo alcuni studiosi per attivare la duplicazione delle parole si dovrebbero usare degli specchi. È probabile che la riflessione porti alla riproduzione di tutti i segni possibili. Ne consegue che i caratteri, in un tempo non definito, si potrebbero combinare in termini e poi in frasi e che questo continuo moto combinatorio renderà inutile la composizione di nuovi testi.
Da alcune tracce lasciate sulle carte è evidente che più volte si è cercato una qualche forma di lettura, ma con scarsi risultati: la duplicazione infinita non si è prodotta. Prove di questi tentativi sono collocate sugli scaffali di varie biblioteche: opere scritte con vocaboli incomprensibili, mutile e imperfette come coloro che tentarono di crearle.
Di appariscenza
È un pesante in-folio che a stento può essere afferrato con una mano. Mostra un dorso superbo che non offre una facile presa. Rigido come un mattone in una fila di mattoni posati a secco, si appoggia agli altri volumi e con essi è un’unica cosa: una figura di allineamento.
Per riuscire a strapparlo dallo scaffale è necessaria una certa dose di pazienza, prima cercando di tirarlo dal taglio superio- re, facendo bene attenzione a non danneggiarne la cuffia, poi lavorandolo ai fianchi con leggeri movimenti che favoriscano il distacco dai suoi simili. Operate delicatamente, non perdetevi d’animo. Quando saranno evidenti i primi segni di scollamento, il libro destato dal suo torpore adesivo opporrà una resistenza passiva. Afferratelo bene, con due mani, tirate e lo sentirete tre- mare mentre perde la sua muta sicurezza. La pelle scura e liscia di cui è ricoperto si farà viscida. Lo scaffale potrà apparire graf- fiato da segni sottili come prodotti da piccoli artigli.
Libro gregario, e di appariscenza, tenta in ogni modo di restare chiuso, di celare la sua anima di pagine cucite insieme, appese ad un filo. Aperto e sfogliato deperisce presto: perde i carticini, si disfa.
Fonemi
Libro destinato ad essere letto ad alta voce, chiede al lettore una grande disponibilità all’ascolto. È ricoperto da un involucro di morbida membrana, una parete sensibile che freme e trasmette vibrazioni. Il suo testo deve essere fatto risuonare, ruminando fino a produrre come un ronzio di ape.
Mormorate, masticate, deglutite le carte, non senza discerni- mento, producendo un’oscura concrezione di respiro e suoni. A tratti, come uscendo da una trance, vi accorgerete di cantilenare e muovere il corpo, dondolando il tronco avanti e indietro. Tutto si farà parola, prenderà ritmo e sostanza. I fonemi tracce- ranno attorno a loro i limiti dello spazio in cui possono essere uditi, oltre questo confine sonoro il nulla.