Estratti da “Fly mode” (Amos Edizioni, 2020)
by Bernardo Pacini
Abissato in questo sogno meridiano
immobile / nella tratta dei venti
io vedo tutto.
Come ora: una serqua di frisoni s’impenna tra le lapidi.
Lussano crisantemi, snidano pomone
i seni grandiosi drizzati coi mignoli.
Animals as leaders, penso: i musi enormi che sniffano
la cenere dei vivi.
Scuotono il seminterrato
la famiglia divampa
in roghi differenti.
All’esterno si vede bene
l’orso blu al finestrone:
guarda dentro
la bazza
a millimetri dal vetro.
Per quanto ancora non ci creda
sono io, sono solo un
grosso orso blu
che guarda dentro.
II
Anche così, gravitando a velocità nulla e
quota costante
io vedo tutto.
L’ira manganese del cielo, il suo cranio sudato.
Aleppo. Il dentro delle case che crolla.
Sono in tre i krampus a menare quel negro
usano sagome di renna, snudano pezzi
di cartoni animati
con cui fracassano le ossa, lo sterno
fesso del mondo.
In 4:3 sarà uno spettacolo atroce
ciò che non esiste, ciò che non sa più d’esistere
desisterà
diventerà una fase standard del discorso.
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