Interferenze
by Elena Cappai Bonanni
Interferenza 0
Vocifera – y con alivio –
atipica la nebbia, diaspora
incerta, circoscritta.
Scavalcando i sintomi
– nunca te atrevas
a entregarte –
da parte a parte.
Modifica la croce!
Falla più accattivante.
I mangianastri a zonzo,
le stringhe appese
al collo; ciondolanti.
Nomadi soltanto
dentro ai vetri
smerigliati dei bicchieri.
(Accosta. Affiàncati).
Nuoti affilato –
sgombro il campo.
A opporsi è rimasto
il mezzo metro apertosi
prima del suolo.
A pezzi.
Cadere come mille insetti.
No me mandes a mí
que te repares!
Ti affretti: cuídate; quítate;
quítate mucho, me dices.
Alle costole una variante:
una volante – circolare –
cieca da un lato; autopulente.
A ver qué traes para la cena.
Para. Aquí va la escena:
spezzo il pane,
lecco il guanto incrostato –
fuori prolifera
un commiato lento.
Oggi si chiude adesso.
Póntelo. Te va a quedar bien.
Sin mangas y con mucho gusto.
La faccia scolata
da una bottiglia:
“non s’affatichi mica”.
Prende le mosse
el recital prudente –
un addetto lo riprende.
Ha detto sarebbe
tornata presto
da novembre
non si vede.
Qui
non si vede
niente.
Arriverà la pioggia – poca –
per una stretta cerchia;
arriverà la paga e insegna
ai figli non temerla.
Addestrali, rimessi
all’atterraggio acrílico
su due zampe.
Mentre tu tremi, Oniride,
ti aggravi come indice:
esordio solco inondazione.
Vocifera.
Y – con alivio – te arrastra
el sinsentido.
Informe n. cuarentaytres
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