La distanza, Anterem (estratti)
by Ermanno Guantini
nella distanza della notte
immagini nel calare il muro
aperto dell’edificio
che linee non
il cielo rimanda luci
lei fissa la catasta
la notte sgrana piano
nella notte la contusione
l’edificio esala
*
si sono fatti fretta
premura di risalire
lui osserva
la carcassa edificio
non comprende motivo
sia ancora aperta pensa
dolcezza non esista
non abbiano ragione
rincasa la notte
*
o almeno intende
l’intelaiatura del cemento
non lascia libeccio
lui osserva schermo
onde in stanza
approdano accanto
al compromesso soglia
in passato lei osserva
ad ombra parete
*
fuori sincrono la casa
lui mano chiude
in filigrana dei corpi
lei osserva lo lascia
lei osserva il silenzio
divampano pensieri
l’attaccamento vita
pira di frasi
*
non hanno fioretti
la rincorsa del tempo
le plafoniere ristagnano
sulle pareti segnali
scheletri di polvere
condividono stallo
in cinta rassicurazione
*
lei finge apprensione
senso di claustrofobia
oggi stremano indugio
legge una connessione
una posa alle filigrane
nel silenzio le cordature
i filacci nel grembo
stona esausto
rincuora